Villareggia

Villareggia e’ un piccolo borgo (meno di 1000 abitanti) al confine orientale della provincia di Torino e del Canavese, sulla sinistra della Dora Baltea; a nord dell’abitato si innalza la collina di Moncrivello che fa gia’ parte della provincia di Vercelli.

L’attivita’ predominante del paese e’ stata, fino a qualche decennio fa, l’agricoltura; attualmente la popolazione in eta’ lavorativa e’ costituita prevalentemente da operai ed impiegati; numerosi i pensionati, che godono il loro riposo in un ambiente sereno, tranquillo, dal clima mite, lontano dalle industrie, dall’inquinamento, dal traffico, dal caos delle grandi citta’.

Il percorso Giravila si snoda attorno al piccolo centro abitato ed alle sue frazioni e case sparse, attraversando anche parte del territorio della vicina Moncrivello. Chi lo affronterapotra rilevarne il cospicuo interesse paesaggistico-naturalistico e storico-locale.

A livello naturalistico, il tracciato penetra nel cuore della valle della Dora Baltea, in corrispondenza del bacino artificiale creato dalla diga di Mazze’. Sulla sponda sinistra si erge la collina di Moncrivello e Villareggia, ove merita particolare attenzione la regione della Fraschea, che il percorso attraversa nella fase finale piu’ impegnativa: si tratta di una regione boschiva con una particolare conformazione del terreno (una serie di piccoli avallamenti contigui) con formazioni vegetali caratteristiche (noccioleti e querceti) ed un folto sottobosco ove crescono funghi prelibati; la fauna e’ costituita da fagiani, pernici, quaglie, tassi, lepri, volpi, e se si e’ fortunati (dipende dai punti di vista) si puo’ incontrare anche qualche cinghiale.

Sulla sponda destra si estende invece il Castello di Mazze’, che presenta nel suo parco una eccezionale varieta’ di specie arboree protette dalla legge Galasso. Anche l’interfaccia terra-fiume offre spunti di interesse naturalistico (canneti, ninfee, anatre selvatiche, germani, ecc…).

Ma Villaregggia e’ soprattutto famosa per i canali irrigui che, dipartendosi dalla Dora, ne attraversavano il territorio: il Canale del Rotto il cui casello d’imbocco risale al 1440; il Naviglio d’Ivrea, iniziato nel 1433, ma aperto definitivamente alla navigazione nel 1659, come ricorda una epigrafe in latino, recentemente restaurata, presso il ponte della frazione Rocca; il Canale Depretis, dalla portata molto ampia, che nasce dalla diga del Baraccone; il Canale di Cigliano, le cui acque sono innalzate al livello della pianura dall’elevatore della frazione Risaia, progettato dal sacerdote ciglianese don Evasio Ferraris nel 1876; il Canale di Villareggia con il poderoso impianto di sollevamento della Centrale idroelettrica di Mazze’, che, costruita negli anni ’30 di questo secolo, comincia purtroppo a mostrare segni di grave decadenza.

Numerosi sono poi gli edifici di interesse storico-locale, che chi percorrera’ il “Giravila” potra’ osservare e visitare. Al centro del paese si innalza la Torre medievale, che risale al XIII secolo; passando sotto l’arco della torre si entra nel “ricetto”, il centro storico di Villareggia, con alcune abitazioni molto antiche e la Chiesa di santa Marta costruita nel ‘700.

Presso la frazione Rocca, oltre alla lapide in precedenza citata, si possono ammirare le vestigia dell’antico castello, con attigua la piccolissima ma graziosa cappella di S.Barbara. In mezzo ai cascinali della piana spicca l’imponente edificio del Santuario del Trompone, un tempo convento di frati, poi Seminario minore della diocesi di Vercelli, ora centro educativo-assitenziale dei Silenziosi operai della Croce.

Sul Castello di Moncrivello e su quello di Mazze’ che domina lo strapiombo sulla Dora Baltea, non e’ nemmeno il caso di soffermarsi, perche’ sono conosciuti in tutto il Canavese ed il Vercellese. Vanno ancora ricordati il cascinale di Moriondo (che ingloba nei muri maestri del fabbricato i resti dell’antica chiesa di San Michele), da dove si puo’ contemplare un ampio e suggestivo panorama, e le due chiese collinari: quella della Madonna di Miralda, nel territorio di Moncrivello, in cima al colle, eccezionale punto panoramico; e quella di S.Martino, sul versante villareggese della collina, in stile romanico, risalente al IX-X secolo d.C., quando in quell’area sorgeva il borgo di Uliacco, i cui abitanti, assieme a quelli di Miralda e di Moriondo, si trasferirono poi nella pianura e fondarono Villareggia prima dell’Anno Mille.